Sono POSITIVO!
- Jorge da Burgos
- 10 mar 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Sono positivo.
Non al coronavirus o ad altra malattia che non sia il mio essere umano.

Sono positivo perché non ho paura del virus.
O meglio: ho la paura che serve a rimanere umani, cioè quella che mi fa stare in guardia usando tutte le precauzioni
La mia vita non cambierà di molto: al lavoro alla mattina presto, la pausa pranzo, poi tornare in negozio fino a sera.
Unico ‘svago’: la passeggiata con mia moglie del dopo pranzo, che in questi giorni di primavera precoce è un toccasana, per il corpo e per lo spirito.
Rispettiamo le regole di stare a distanza di chi incontriamo (magari cambiando marciapiede quando incrociamo qualcuno) cerchiamo di toccare il meno possibile cose in giro e appena arrivati a casa ci laviamo le mani.
Sul lavoro igienizzo spesso le parti che vengono a contatto coi clienti e mi lavo spesso anche le mani.
Non ho paura che manchi la roba nei negozi, visto che le merci per il momento circolano regolarmente, quindi non ho fatto e non farò incetta di alimentari o altro che poi magari dopo dovrò buttare perché scaduti.
Essendo il lavoro diminuito sensibilmente, avendo a che fare con la scuola che è chiusa almeno sino ai primi di aprile, ho ancora più tempo da dedicare, durante l’orario di negozio, alla lettura e allo studio.
Certo l’incertezza economica pesa, perché a fine mese comunque dovrò pagare le fatture e tutte le altre spese che mensilmente si accumulano. Ma sono convinto che il governo saprà metterci una pezza, in attesa di passare questa mareggiata, seppur violenta.
Ho vicino a me una persona, mia moglie, che capisce la situazione e fa la sua parte, senza abbattersi e senza abbattermi, ma vivendo di un sano realismo lontano dalle esagerazioni ed esasperazioni volute di politici e giornalisti senza scrupoli.
Ho la preghiera, in cui mi rifugio, non per cercare consolazione umana ma forza spirituale:
“Il SIGNORE è la mia rocca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto rifugio.” (Sl 18:2)
Con tutte queste frecce al mio arco, come faccio a non essere positivo?
Jorge da Burgos
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